Continuano in modo anemico e controverso i tentativi di Armenia ed Azerbaijan di normalizzare i propri rapporti bilaterali dopo la conquista azera del Nagorno Karabakh. Un processo che potrebbe portare Yerevan a cambiare la propria costituzione
La triste e pericolosa eredità delle guerre spesso assume l'aspetto di mine e ordigni inesplosi. Le regioni intorno al Nagorno Karabakh sono contaminate da migliaia di mine antiuomo e anti carro, oltre a tutti gli ordigni inesplosi. Una questione urgente, ma lo sminamento richiede tempi lunghi
Lo scorso 14 dicembre il Consiglio europeo ha concesso lo status di candidato UE alla Georgia. Un passo importante, festeggiato il giorno successivo nella capitale Tbilisi, sia dalle autorità che dalla popolazione. Il percorso verso l'UE però è ancora lungo e complesso
Armenia e Azerbaijan hanno rilasciato una dichiarazione congiunta che ha sorpreso anche i commentatori più esperti. Anche se non è chiaro se questa possa essere la tanto attesa svolta nei negoziati, la comunità internazionale è stata unanime nell’accogliere favorevolmente l’iniziativa
Mentre i negoziati tra Armenia e Azerbaijan sembrano essere in fase di stallo, le commissioni di frontiera di entrambe le parti si sono incontrate il 30 novembre. Incontro simbolico o reale volontà di progresso?
La scorsa settimana la Commissione europea ha deciso di raccomandare lo status di paese candidato per la Georgia. Ma se la maggior parte dei cittadini georgiani festeggia, la strada da percorrere rimane lunga e difficile
Nei giorni scorsi la Georgia ha ospitato di nuovo il Tbilisi Silk Road Forum, un evento con taglio economico. Quest'anno per la prima volta un leader armeno ha parlato ad un evento di così alto livello a Tbilisi, e sullo stesso palco si sono trovati i premier di tutti e tre i paesi del Caucaso meridionale
Dopo che è saltato l'incontro tra i due leader caucasici al vertice di Granada lo scorso 5 ottobre, non c'è stato alcun altro incontro mediato dall'UE. Con sorpresa di molti sono stati però avviati colloqui regionali in Georgia e in Iran. Bruxelles non demorde e spinge per un incontro tra Aliyev, Pashinyan e Michel
Dopo un attacco armato da parte dell’Azerbaijan, lo scorso settembre si è dissolta l’Autoproclamata Repubblica internazionale del Nagorno Karabakh. Gli ultimi tre mesi sono stati i più cruciali nella sua breve storia
Nessun incontro tra i leader di Armenia e Azerbaijan al vertice di Granada dello scorso 5 ottobre. Dopo il ricorso alle armi da parte azerbaijana, con il quale si è decretata la fine del Nagorno Karabakh come entità autonoma, numerose questioni restano ancora aperte
La settimana scorsa, oltre 100mila armeni provenienti dal Nagorno Karabakh sono sfollati in Armenia mentre le autorità de facto scioglievano l’entità. Nel frattempo, gli sfollati affrontano le sfide dell’integrazione in Armenia e, forse per alcuni, di un possibile ritorno in Azerbaijan
Dopo l'accordo di cessate il fuoco del 20 settembre scorso tra l'Azerbaijan e le autorità de facto del Nagorno Karabakh, ora il primo ministro armeno Nikol Pashinyan e il presidente dell'Azerbaijan Ilham Aliyev dovrebbero incontrarsi per colloqui che coinvolgeranno anche Francia, Germania e Consiglio europeo
Dopo vari tentativi negoziali per raggiungere un accordo di pace, due recenti incidenti con mine antiuomo hanno funto da casus belli per un'offensiva armata in Nagorno Karabakh. Grazie alla quale l'Azerbaijan sembra ora aver ripreso con la forza il controllo della regione separatista
Le dimissioni di Arayik Harutyunyan e il cambio di leadership nel Nagorno Karabakh aprono una nuova fase di incertezza nella regione e per il futuro delle relazioni tra il Karabakh e l'Azerbaijan
Il 17 settembre si terranno le amministrative a Yerevan, una sfida importante perché nella capitale vi abita un terzo della popolazione dell’Armenia, e poi perché sarà un test per il governo Pashinyan, in un momento in cui il dibattito politico armeno è dominato dalla questione del Karabakh
Nonostante i recenti incontri diplomatici Azerbaijan e Armenia sono di nuovo in una situazione di stallo riguardo il corridoio di Lachin, autostrada di 5 km che collega l'Armenia al Nagorno Karabakh. Il blocco di questo corridoio da parte azera sta mettendo in difficoltà gli abitanti del Nagorno Karabakh
Nei giorni scorsi si è tenuto un nuovo round di colloqui a Bruxelles tra il primo ministro armeno Nikol Pashinyan e il presidente azero Ilham Aliyev con la mediazione del presidente del Consiglio europeo Charles Michel
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha dichiarato che Armenia e Azerbaijan hanno compiuto ulteriori progressi verso un accordo di pace nei tre giorni di colloqui ospitati a fine giugno dagli Stati uniti, tuttavia non cessano le tensioni nel territorio conteso del Nagorno Karabakh
Una serie ravvicinata di colloqui e incontri a cui hanno partecipato Nikol Pashinyan, primo ministro dell'Armenia e Ilham Aliyev, presidente dell'Azerbaijan. Al centro degli incontri avvenuti in varie sedi, da Mosca a Chişinău e persino ad Ankara, il raggiungimento della normalizzazione delle relazioni tra Yerevan e Baku
Domenica 14 maggio, il primo ministro armeno Nikol Pashinyan e il presidente dell'Azerbaijan Ilham Aliyev si sono incontrati a Bruxelles per un nuovo round di colloqui mediati dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Ancora molti i punti irrisolti ma compare qualche piccolo progresso